Chi come noi, nel quartiere Prati di Roma ci ha studiato, vissuto e magari anche lavorato, si è sempre lamentato del “mortorio” che calava all’arrivo del buio in questo quartiere tanto affollato di giorno da turisti, avvocati, professionisti e abitanti.
Le cose sono cambiate negli ultimi cinque anni e il Boom Prati lo ha avuto soprattutto dal 2014 ad oggi, trasformandosi in un turbinio di sapori e di lucine accese dei molteplici locali (soprattutto enogestronomici) di cui si è affollato.
Ristoranti a Roma Prati : Cos’è cambiato?
Il quartiere ha cambiato volto e frequentazioni, soprattutto ha fatto tornare alla base i “giovani, non giovanissimi” che negli anni avevano ripiegato la propria vita notturna in altre zone di Roma.
Partiamo dai più antichi se pur nuovi locali che hanno fatto da volano a tutti gli altri, fino ad arrivare alle new entry:
Settembrini (storico bar di Via Settembrini) che negli ultimi anni ha cambiato volto (ristrutturando e rivedendo la propria immagine) e filosofia con un’offerta che va dalla colazione, al pranzo, al tea pomeridiano fino al sempre affollato aperitivo (poco chiaro a mio avviso a causa della difficoltà del Concept ma molto buono).
Romeo Chef & Baker di Via Silla, un Concept straordinario ma di elite, il locale è in stile newyorkese, realizzato da un architetto italiano Andrea Lupacchini già interior designer di Glass (lo stellato di Trastevere). Un connubio perfetto tra i fratelli Roscioli e la Chef stellata (sempre di Glass) Cristina Bowerman, fanno del locale un luogo ideale per appassionati di cibo di qualità e mai banale. Consigliamo di provarlo a pranzo per la sua atmosfera nordica, grandi vetrate da cui entra la luce e fanno intravedere un tipico cortile di Prati.
Il Sorpasso a Via Properzio, una costola dell’enoteca Passaguai già frequentatissima da molti nel quartiere tra giovani, professionisti e qualche vip di zona. Il Sorpasso ha cavalcato l’onda della moda del 2013, con il bancone a vista dei salumi e dei formaggi, ma a lui è andata molto bene, mentre tanti altri locali a Roma che hanno tentato la strada della “salsamenteria” a vista non è riuscita. Oltre agli affettati ed ai formaggi italiani, una buona offerta culinaria di piatti caldi ed un aperitivo sempre pieno, fanno de Il Sorpasso uno dei luoghi più gettonati del quartiere.
Poi è stata la volta di Quarto (hamburgeria di Via Cicerone), Porto (fritti di pesce accanto a Quarto) e alla fine, nel 2015 non potevano che aprire ORTO (cucina vegetariana), così abbiamo fatto l’en plein di cucina verticale (carne – pesce – vegetariano) e di nomi che finiscono in “rto”. A parte le battute che sono servite su un piatto d’argento, la qualità dei format è indiscutibile, a livello di marketing e business plan nulla da eccepire, la qualità del cibo è discreta e soprattutto è molto apprezzata.
Fermento a Via Cicerone, nel 2013 spiazza tutti con il suo design anni ’70, offerta gastronomica regionale (di varie regioni di Italia) ed hamburger al piatto, altra moda del momento. Cucina buona, ambiente informale adatto per una pausa pranzo e per la sera consigliamo la terrazza per avere più privacy e meno “noise”.
Frizzo che ora è diventato “Camillo B“, angolo tra Piazza Cavour e Via Cicerone, è stata una vera e propria rivisitazione del fast food con fritti, pizze, hambureger al piatto da ordinare tramite Tablet (un incubo per chi non li sa usare e non sapeva neanche l’esistenza); ora è una pizzeria napoletana ed un ristorante di cucina italiana apprezzato soprattutto per chi frequenta il Cinema Adriano.
Poi arriva la regina del quartiere, colei che ha cambiato davvero l’aspetto di Prati e ha portato una quantità di gente a popolare Via Crescenzio come se fosse il clou della movida romana “La Zanzara”. Dagli stessi creatori di “Baccano”, dall’esperienza dello studio di Architettura Rpm e dalla maestria dello Chef Alessandro Cecere, La Zanzara è aperta tutti i giorni quasi tutto il giorno; divisa in più ambienti e con un discreto spazio all’aperto (che però non basta mai data l’affluenza di persone), è il fiore all’occhiello del quartiere ed ospita le persone dalla colazione all’after dinner, con in mezzo pausa pranzo e aperitivo. Frequentata bene, grandi spazi, design di interni particolare, freddo ma piace, qualità buona del cibo, il locale è diventato un punto di incontro, come un “must have” che uno dovrebbe avere sempre nell’armadio.
Sempre nel 2014 arriva Prati Urbani, un locale originale, caratterizzato da tre cose fondamentali: il prato verticale all’entrata, i giovani proprietari che hanno portato novità e tante persone, e dei cocktail buonissimi. Un locale anche questo, aperto dalla mattina al dopocena, si distingue per alcuni piatti molto buoni (la tartare ad esempio), per l’originalità della scelta gastronomica e per la frequentazione di molti giovani anche per il dopo cena.
Ultimo arrivato, ma come si dice “last but not least” Ted, in Via Terenzio . Ted è una novità assoluta a Roma, nasce da un format inglese, un Burger & Lobster Restaurant. Architettura di interni curata nei dettagli, ci fa dimenticare di stare a Roma e ci fa sognare l’America. 100 posti, cucina a vista e grande bancone all’entrata. Il re del ristorante è ovviamente l’Astice, proposto in molti modi, nell’hamburger, al vapore, grigliato ma anche black Angus, insalate, gamberi e tartare. Il tutto accompagnato da cocktail che esalteranno i vostri piatti “fast”.
Molti altri Ristoranti a Roma Prati, locali, bar, bistrot, paninoteche, non riusciamo a citarli per non tediare il lettore, ma presto faremo un altro articolo perchè il quartiere non si ferma, anzi, è in espansione ed ogni mese nasce qualcosa di nuovo e da provare!
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